Una delle diete più particolari da seguire ma che sta riscuotendo sempre maggiore successo, soprattutto tra i Vip di Hollywood è, senza dubbio, la dieta crudista, detta anche "raw food". Appartenente a un filone che simpatizza ma non aderisce necessariamente a quello vegano, la dieta crudista può vantare testimonial d'eccezione come la splendida modella e attrice Carol Alt, la quale da anni è una fedele sostenitrice di questo regime. 

La dieta crudista si basa essenzialmente sul consumo di alimenti cotti a basse temperature o crudi. Principalmente, quindi, troviamo menù a base di verdura, frutta di stagione, semi e germogli. 

Per chi è onnivoro le proteine animali vengono fornite soprattutto dal pesce, che preferibilmente deve essere consumato crudo. La carne è presente ma in piccole quantità e soprattutto sotto forma di piatti freddi come i carpacci. 

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I principi di una dieta che viene da lontano

La dieta crudista affonda le sue radici in testi sacri di natura ebraica ed è stata diffusa per tutto il '900 da convinti naturisti che professavano come questo stile di vita giovasse enormemente alla salute. Essa si basa sul concetto che i cibi non possono essere cotti a una temperatura superiore a circa 45-50 gradi per non risultare tossici ed inoltre, tutto ciò che si mangia deve essere non lavorato e preferibilmente di origine biologica. 

Il crudismo ritiene, infatti, che la cottura a cui sottoponiamo abitualmente i nostri cibi vada ad alterare e distruggere sia i principi nutritivi degli alimenti, sia gli enzimi in essi contenuti. Questo comporterebbe, per esempio, una minore azione benefica sulla flora batterica a causa della perdita delle vitamine, oppure una maggiore fatica da parte del nostro sistema digestivo per assorbire i nutrienti ed eliminare gli scarti. 

Un altro aspetto da non sottovalutare proposto da questo stile alimentare, è il benessere derivato da un nuovo rapporto che si acquista con l'ambiente circostante. Si stabilisce una sorta di armonia e serenità con la Natura e si va incontro, fisicamente, a una profonda disintossicazione da tutto quello che ha inquinato il nostro corpo per anni, come le preparazioni industriali, ricche di additivi artificiali. 

Le alte temperature a cui cuociono abitualmente gli alimenti, per esempio quando friggiamo, cuociamo al forno o prepariamo un arrosto, hanno la caratteristica di produrre sostanze chimiche come l'acrilamide che, essendo una molecola dal potere infiammatorio, accumulandosi nel tempo nelle cellule, potrebbero predisporre allo sviluppo di tumori e di altre patologie gravi. 

Su questo punto, però, soprattutto negli ultimi anni si è fatta maggiore chiarezza: per esempio, si è spesso parlato della pericolosità di consumare frequentemente carne alla brace, per via della formazione di sostanze cancerogene tipiche della carne ben cotta, come le amine eterocicliche. Come sempre, la verità sta nel mezzo, per cui non si deve evitare di preparare barbecue o grigliate ma occorre solo avere maggiore consapevolezza di ciò che si sta facendo, evitandone gli eccessi e preferendo tagli di carne più magri. 

Secondo i seguaci del crudismo, gli effetti benefici della disintossicazione si vedranno con un immediato senso di leggerezza, di maggiore forza e capacità di concentrazione, abbandonando il gonfiore e le difficoltà digestive. Le tossine accumulate negli anni devono essere espulse dal corpo e per fare questo vengono rimesse in circolo, ma questo passaggio potrebbe dare luogo, secondo la filosofia crudista, ad effetti collaterali quali gonfiore, nausea, vertigini, infezioni vaginali come la candida o problemi come stanchezza cronica. 

Il passaggio a una dieta crudista 

Per chi dovesse decidere di intraprendere un percorso del genere, occorre tenere bene presente che questo passaggio deve essere graduale e mai improvviso. Così come avviene anche a chi vuole abbracciare una scelta vegetariana, occorre dare al corpo il tempo di abituarsi a nuovi ritmi e nuove combinazioni di alimenti, per evitare di incorrere, paradossalmente, in difficoltà digestive e problematiche fastidiose. Questo perché il nostro corpo non sarebbe in grado, da subito, di digerire facilmente quantità maggiori di cibo crudo e di fibre. 

Un avvicinamento graduale allo stile crudista eviterebbe la formazione di spiacevoli processi fermentativi

Inoltre, cominciando a seguire una dieta crudista si può andare incontro a una perdita di peso considerevole, essendo spesso una dieta ipocalorica e povera di grassi, ma occorrerà fare attenzione alle eventuali carenze nutrizionali che possono scaturire quando ancora non si è in grado di combinare bene gli alimenti.

Dieta crudista: menù settimanale 

Ecco un esempio di tre giorni di dieta crudista con i rispettivi menù, per capire meglio cosa è possibile mangiare e cosa evitare.

Tutti i giorni 

Colazione

  • Latte vegetale (latte di riso, sesamo, cocco, mandorle o soia) o non pastorizzato
  • Frutta fresca 
  • Centrifugato di frutta 

Spuntino

  • Yogurt 
  • Centrifugati di frutta o verdura 
  • Finocchi o sedano 

Giorno 1

Pranzo 

  • Carpaccio di tonno 
  • Insalata con lattuga, funghi e carote

Cena

  • Sushi raw 
  • Insalata con pomodori, finocchi, zucchine e bacche di Goji

Giorno 2

Pranzo

  • Polpo al limone e olio extravergine di oliva
  • Crema di anacardi e semi di girasole
  • Banane e kiwi 

Cena

  • Carpaccio di manzo 
  • Patate scaldate 

Giorno 3

Pranzo 

  • Zuppa d'orzo
  • Insalata con lattuga, avocado, pomodorini, olive verdi, foglie di spinacio

Cena

  • Macedonia con banane, papaya e datteri

Un occhio scientifico sul crudismo 

Anche il crudismo appartiene a un filone ben specifico che non prevede la semplice dieta ma l'adozione di un chiaro stile di vita che si discosta del tutto da quello seguito fino a quel momento. Tuttavia, è necessario non fare allarmismo su ciò che rappresenta la cottura degli alimenti in quanto se è vero che ci sono modalità che, nel tempo, potrebbero nuocere alla salute, è anche vero che la cottura spesso e volentieri aiuta i processi digestivi, ottimizzando l'assorbimento di carboidrati, proteine e grassi. Inoltre, nello stomaco, dove avviene la maggior parte della digestione, vengono liberati i succhi gastrici, i quali essendo per natura molto acidi, tendono ad abbassare notevolmente il pH dello stomaco, andando a scindere i principi nutritivi ma anche gli enzimi contenuti nel cibo. Tutto questo accade in qualsiasi caso, sia con il cibo cotto che crudo.

Inoltre, questo genere di dieta, se da un lato appare semplice da seguire perché i pasti non sono elaborati e risultano rapidi da preparare (una panacea per chi ha sempre poco tempo) c'è da dire che spesso sono pasti squilibrati: pochissimi grassi e molte fibre. Essa prevede che la frutta debba essere consumata da sola per migliorarne l'assorbimento delle vitamine, i grassi debbano essere pochi, quindi non bisognerebbe esagerare con semi di chia, di lino, di girasole, ecc. e si dovrebbe stare attenti anche a non associare contemporaneamente proteine e carboidrati. Uno schema così rigido però non può essere adatto a tutti e una dieta fortemente ipolipidica, protratta nel tempo, non è detto che non possa provocare danni all'organismo esattamente come una iperlipidica, in quanto il grasso è un componente fondamentale del corpo, di cui non ci si deve mai privare del tutto, anche quando si è in sovrappeso. 

Il pericolo più grande nel campo del crudismo, però, riguarda l'igiene degli alimenti: cibi non trattati e non cotti possono mantenere quantità elevate di parassiti che, ovviamente, non vengono uccisi dalla cottura e che possono rappresentare un pericolo da non sottovalutare, soprattutto nel caso di gravidanze o di un sistema immunitario compromesso, per esempio per chi è malato di tumore. 

Chi è affascinato da questo mondo e vuole provare a passare ad un'alimentazione crudista, dovrebbe rivolgersi a un nutrizionista in modo da imparare a calibrare bene i propri pasti per evitare di andare incontro a pericolose carenze. 

dott. Sarah di Lauro - Biologa Nutrizionista

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