Il metabolismo bloccato è l'incubo di chiunque desideri perdere anche solo qualche chilo ma non ci riesce. Nonostante cerchiamo di bruciare i grassi in eccesso, sembra che arrivati a un certo punto il nostro corpo tenda a bloccarsi e, nonostante gli sforzi, l'attività fisica, i massaggi e tutte le attenzioni che cerchiamo di regalarci, non c'è verso di smuovere la situazione. Quando non si riesce a dimagrire velocemente nonostante si segua una dieta sana e un corretto stile di vita, il problema del metabolismo è sempre da tenere in considerazione.
Come attivare il metabolismo?
Ci sono diversi modi per rendere il nostro metabolismo veloce e l'alimentazione è un fattore fondamentale per riattivarlo. Spesso ci si chiede come bruciare i grassi e quali siano le diete per dimagrire velocemente ma, in realtà, se c'è un metabolimo lento non sono queste le soluzioni che devono essere adoperate per riattivarlo.
Tuttavia una serie di indicazioni e spunti utili possiamo trovarli in due diete che sono state studiate appositamente per chi ha problemi metabolici.
La dieta del supermetabolismo: una dieta veloce ed efficace?
Questa dieta ha spopolato a Hollywood negli ultimi anni, dove è stata seguita da star del calibro di Jennifer Aniston e Jennifer Lopez, con i risultati che tutti noi conosciamo: due splendide donne in piena forma fisica. Essa si basa sul consumo prevalente di alcuni cibi bruciagrassi (Kiwi, mirtilli, peperoncino, zenzero) per eccellenza, che vengono alternati durante i giorni, in modo da andare ad agire a livello del fegato, delle ghiandole surrenali e sulla tiroide, stimolando quindi il corretto rilascio ormonale, il quale era stato compromesso dagli errori del passato.
Questa dieta ha una durata di circa un mese e può portare a perdere fino a 5-6 chili, con un miglioramento dei livelli di colesterolo totale, con diminuzione di quello cattivo (LDL) e dei trigliceridi, soprattutto nei casi di ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia, inoltre questa dieta aiuta anche a stabilizzare i valori glicemici del sangue.
La dieta del supermetabolismo è stata studiata dalla nutrizionista americana Haylie Pomroy, la quale l'ha articolata in tre fasi alternate: nella prima (due giorni) si possono consumare proteine animali e vegetali (carne e pesce magro, affettati con poco grasso, verdure come pomodori, peperoni, zucchine, melanzane, insalata), carboidrati da frutta fresca e cereali. Da evitare i latticini.
La seconda fase prevede invece una fase proteica e dura altri due giorni, in cui ci si basa su carne, pesce e verdure e si escludono carbodrati e grassi.
La terza fase, di tre giorni, prevede una reintroduzione dei cereali e dei grassi, che devono essere quelli buoni, cioè principalmente olio di oliva e di semi.
È necessario, inoltre, mangiare ogni 3-4 ore e fare pasti poco abbondanti; è necessario bene almeno due litri di acqua al giorno, fare colazione entro mezz'ora dal risveglio e fare attività fisica.
Tre giorni della dieta del supermetabolismo:
Giorno 1
Colazione
Thè verde con biscotti integrali
Pranzo
Quinoa ai frutti di mare
Insalata mista
Cena
Fesa di tacchino
Spinaci
Giorno 2
Colazione
Centrifugato di banana e fragole
Pranzo
Patate all'insalata con tonno e piselli
Cena
Straccetti di pollo con crema di zucchine
Insalata di pomodori
Giorno 3
Colazione
Frittata con bianco d'uovo e farina d'avena
Pranzo
Orata al cartoccio
Carciofi all'insalata
Cena
Vitello alla brace
Melanzane grigliate con pomodorini e rucola
Come spuntini è possibile consumare: frutta fresca, infusi e tisane, verdura cruda (o centrifugato) come finocchio, sedano, cetriolo.
Come fare la dieta per riattivare il metabolismo:
Le cause di un metabolismo lento possono essere diverse, si passa dall'aver passato anni a seguire diete malsane e un'alimentazione «sporca», all'essere vittima dell'«effetto yo-yo», quindi con continue oscillazioni di peso, fino all'aver escluso per mesi dalla propria dieta intere categorie di alimenti come carboidrati o grassi. Ovviamente nei casi più gravi, un metabolismo compromesso può essere la spia di una situazione più delicata che richiede un approfondimento medico. Nella maggior parte dei casi, quindi, occorre affidarsi a nutrizionisti che elaborino in base alle nostre esigenze una vera e propria dieta del metabolismo, cioè un'alimentazione finalizzata a riattivare il metabolismo e che preveda una sferzata di energia e un netto cambiamento delle proprie abitudini alimentari. Questo porterà a amplificare, tra le altre cose, anche il fenomeno della TEF, cioè l'effetto termico del cibo. Questo influisce sulla capacità di sviluppare calore durante la digestione e, di conseguenza, di liberare energia, bruciando le nostre scorte energetiche. Infatti, dopo un opportuno pasto, la velocità del metabolismo può aumentare fino al 40% perché deve essere liberata energia necessaria alla digestione. Tuttavia l'effetto della TEF è solo una piccola componente nell'equilibrio metabolico, ma indubbiamente riuscire ad agire anche su di essa può essere un tassello in più per raggiungere il nostro scopo.
Spesso, infatti, capita di condurre un certo tipo di alimentazione che si pensa essere sana ma che è comunque ricca di piccoli errori che possono portare a rallentare il metabolismo (per esempio saltare i pasti, digiunare, escludere per parecchio tempo i carboidrati), questo fa si che vengano consumate sempre meno calorie per le nostre attività quotidiane e fisiologiche. Inoltre, a parte l'alimentazione, una delle cause che portano a problemi di metabolismo è la vita sedentaria: per chi, a causa del lavoro, è costretto a trascorrere ore dietro una scrivania, diventa fondamentale dedicare del tempo all'attività fisica, in modo da riattivare la circolazione sanguigna e tutti quei processi di ossigenazione dei tessuti che sono alla base di un corretto funzionamento metabolico e che ci eviteranno un ristagno di liquidi e fastidiosi gonfiori (soprattutto alle gambe).
La dieta americana: 3 giorni per perdere fino a 3 chili
Sulla falsa riga della dieta del supermetabolismo, un altro tipo di alimentazione che pure sta avendo molto successo è la dieta americana. Essa prevede un trattamento d'urto che porti a un reset metabolico e, tramite la combinazione di cibi bruciagrassi, andare a riattivare il funzionamento endocrino ed ormonale.
Questa dieta si basa su precisi abbinamenti alimentari, sulla giusta successione dei pasti che non devono essere saltati e sulla presenza di una corretta idratazione e adeguata attività fisica.
Ecco un esempio di menù della dieta americana:
Colazione
Yogurt greco
Fette biscottate
Spuntino
Frutta fresca
Pranzo
Merluzzo con aromi
Caffè senza zucchero
Spuntino
Succo di pompelmo
Cena
Petto di pollo
Julienne di carote
Per i primi tre giorni sono da evitare condimenti, mentre dal quarto giorno in poi è possibile aumentare le porzioni e cominciare a riutilizzare olio d'oliva.
Perdere peso in modo sano
Il problema del metabolismo è più comune di quanto si creda e di non facile soluzione. Le diete proposte, pur avendo tutti i limiti di un'alimentazione dettata spesso dalla moda più che da evidenze scientifiche, possono essere degli utili spunti da cui trarre alcuni suggerimenti pratici per riattivare il metabolismo.
Per esempio l'attività fisica deve essere sempre presente; variare lo stile alimentare deve essere fatto nel giusto modo: alternare giorni in presenza e in assenza di carboidrati e grassi può essere un grande stimolo per la macchina metabolica, come anche bere in quantità ed eliminare le cattive abitudini come il fumo o l'alcool.