Una cosa è certa: il trucco ci rende tutte più belle in pochi minuti.E allora impariamo come sfruttarlo al massimo. Con le dritte di tre noti professionisti, che spiegano come scegliere i prodotti più adatti alle vostre capacità, che siate alle prime armi o artiste dello smokey. Si parte dalla base, con Donatella Ferrari, national make up artist Armani .
Base perfetta
Due step essenziali per preparare la pelle al trucco e valorizzare i volumi.
I primer
Perché: uniformano la pelle e rendono più scorrevole l'applicazione dei prodotti successivi.
Quando: Si applicano sempre prima del fondotinta, con le dita.
Texture: il primer in gel rende la pelle levigata stile Photoshop; quello in crema è più protettivo.
Gli illuminanti
Perché: danno freschezza al viso e creano punti luce che accentuano i volumi (zigomi, palpebra superiore, collo, centro della bocca).
Quando: sempre dopo il fondotinta, con l'applicatore in dotazione.
Il tip in più: la scelta del colore dipende dall'effetto make up; la tonalità passepartout è l'albicocca, che scalda la carnagione.
Quale fondotinta?
È il prodotto must. Perché toglie il grigiore, uniforma la pelle, nasconde le discromie. E può avere un'azione mirata di trattamento: idratante, antiage, illuminante, opacizzante, liftante (o, in generale, leggero)... Le parole chiave sono tre: texture, coprenza, finish. Scegliete il vostro!
Fluido
Per chi è: è il fondo più diffuso e versatile, con strutture più o meno ricche (gli antiage sono molto cremosi) e formule per tutte le esigenze.
Il finish: è coprente, quindi adatto in caso di carnagione spenta e macchie; lascia la pelle elastica e levigata.
Come si applica: il top è stenderlo con il pennello, perché permette di ottenere un risultato uniforme senza usare tanto prodotto (effetto maschera scongiurato). Se ne mette un po' sul dorso della mano e lo si stende dal centro del viso verso l'esterno.
Il tip in più: passate il pennello con il residuo anche sulle palpebre.
Compatto
Per chi è: se vi piace la pelle di porcellana (stile Kim Kardashian) questo è il fondotinta per voi; ma in caso di pelle mista o grassa, optate per la versione opacizzante.
Il finish: è il fondo più coprente, particolarmente adatto alla cute secca e sensibile, perché forma un film protettivo long lasting, che scherma bene anche dai raggi Uv.
Come si applica: facile facile, con la spugnetta in dotazione (da lavare con sapone una volta alla settimana).
Il tip in più: vista la texture corposa, scegliete bene il colore per evitare contrasti con il collo e le mani.
In olio
Per chi è: è il preferito da chi non ama il fondotinta. Formulato con oli secchi, non unge ma regala al viso massima luminosità con un effetto davvero nude.
Il finish: è il meno coprente, uniforma l'incarnato con estrema naturalezza, ideale per prolungare l'abbronzatura. Ma non funziona per nascondere le imperfezioni.
Come si applica: con le dita, e l'accortezza di usare poco prodotto e stenderlo bene, partendo dal centro del viso verso l'esterno.
Il tip in più: agitarlo prima dell'uso.
Cushion
Per chi è: se la praticità per voi conta più di tutto, questo è il vostro fondo. Ha il vantaggio che potete modularne la coprenza e usarlo facilmente per i ritocchi durante la giornata.
Il finish: la luminosità è il suo punto forte, in più confort e leggerezza.
Come si applica: usate la spugnetta in dotazione, considerando che più la si preme sul cuscinetto, più prodotto si preleva.
Il tip in più: se lo sguardo è affaticato a fine giornata, usatelo pure come correttore.
Un tocco di fard
Serve per scolpire la forma del viso - anche con l'effetto draping - seguendo una regola di base: i colori chiari (rosa e pesca) si applicano in orizzontale sullo zigomo con effetto "pomette". Quelli scuri si stendono in obliquo al di sotto della sporgenza.
In polvere
Per chi è: è la versione più usata, anche se non è la più facile.
Come si applica: indispensabile il pennello tondo, per dosare il prodotto senza creare macchie.
Il finish:perlato (per le più giovani), mat (consigliato per le pelli mature) o satinato; ma anche la stesura conta: può essere più grafica o sfumata. Perfetto per i ritocchi.
In crema
Per chi è: i make up artist lo preferiscono, non perché sia un prodotto tecnico, ma per la sua versatilità.
Come si applica: sia con le dita (più facile), sia con il pennello.
Il finish: è morbido e pittorico, ideale per il trucco del mattino (meno per i ritocchi), si dosa facilmente con un risultato molto naturale.
Poi la cipria
È il gesto finale, che perfeziona il trucco. Con due funzioni: opacizzare o illuminare.
Compatta: è la versione più comoda, da tenere in borsa per togliere il lucido o uniformare; si applica con la spugnetta picchettando (mai strisciare, altrimenti si porta via il fondotinta)
In polvere libera:ha un risultato più trasparente; se ne stende un velo sul centro del viso (zona T), con un pennello grande rotondo.
Cushion:è la versione più nuova; applicazione super pratica, con un finish molto simile alla tradizionale cipria compatta.
Effetto lipstick
Rossetto nude o rosso fuoco? In realtà, la scelta dipende anche dall'abito e dall'umore. Ma c'è un principio generale, come spiega Maurizio Calabrò, lead makeup artist Nars Italia. «Il trucco della bocca è intimamente legato a quello degli occhi: se lo sguardo è morbido e naturale, le labbra possono essere strong. E viceversa. Un esempio: se sulle palpebre si gioca con i prugna, l'indaco o il blu scuro, meglio optare per labbra chiare, nelle tonalità rosate più delicate. Ma non conta solo il colore:il finish fa la differenza. Tenendo presente che il mat segna le labbra mature, il gloss ha un effetto volumizzante e il satinato è il più democratico: sta bene a tutte».
E infine l'ombretto
Per la scelta dei colori, contano il gusto personale e il look che si vuole creare. Ma prima è necessario il primer, che uniforma la palpebra e fissa l'eyeshadow.
Liquido
Per chi è: è la versione più nuova, consigliata anche alle inesperte.
Il finish: leggerissimo sulla palpebra, ha un'ottima resa colore e un'aderenza long lasting.
Come si applica:con il pennellino (spesso incorporato) per un'applicazione più precisa. Si parte dell'attaccatura delle ciglia e si procede verso l'alto.
In crema
Per chi è: è un prodotto trasversale, indicato soprattutto per chi ha fretta e vuole un risultato d'effetto.
Il finish: che sia satinato o metallizzato, è sempre naturale ma brillante.
Come si applica: si stende con le dita (poco prodotto per evitare l'effetto "spessore") o direttamente con i pratici matitoni. Si "tira" dall'interno verso l'esterno coprendo tutta la palpebra. I toni più scuri danno profondità.
In polvere
Per chi è: è il più diffuso, anche se richiede una stesura tecnica
Il finish:si spazia dall'opaco (sta bene a tutte) al perlato (attenzione, segna le rughe); di tendenza i metallizzati, il bronzo in primis.
Come si applica: il tono scuro si sfuma dal centro dell'occhio verso l'esterno; per quello chiaro, si procede all'inverso, sia sulla palpebra mobile che sull'arcata sopraccigliare.
Mascara & Co.
«Mentre la matita occhi, applicata prima dell'ombretto, serve per correggere la forma dell'occhio, l'eyeliner la valorizza», spiega Claudio Fratoni di Suite 23. Esiste in forma liquida, in crema, in polvere o a pennarello, ma si applica sempre nello stesso modo, a prova di errore: dall'esterno dell'occhio verso l'interno fino a metà e poi dall'interno fino a ricongiungere la riga». E il mascara? «Si stende sulle ciglia con un movimento a zig zag dalle radici alle punte, quindi si ripassa per un effetto allungante. Va applicato sulle ciglia inferiori solo per ingrandire un occhio piccolo o se si vuole un make up più appariscente. Non si sbaglia mai con i toni classici: nero e marrone, i colori fluo solo sulle punte», conclude Fratoni. E qui trovi altri piccoli trucchi per ciglia perfette.