Se anche Vincent Cassel ha capitolato di fronte ai meravigliosi trucioli di Tina Kunakey, la modella siciliana con cui ha passato l'estate, che sia il momento di farci tutte ricce? Tempistica perfetta perché il ritorno della permanente è adesso. Sì, quella estrema, con i boccoli a spirale, che abbiamo invidiato a Sarah Jessica Parker e a Barbra Streisand. O quella morbida della top Mica Arganaraz, capelli e broncio da Maria Schneider in Ultimo tango a Parigi. Dunque, coraggio: è il momento di dare una scossa al look.
Permanente a rischio zero
New perm, Digital Perm, S-Wave: nomi intriganti, ma qual è la differenza con il passato? «Più delicata e meno "odorosa" di ammoniaca, la permanente ha fatto il salto di qualità», spiega Matteo Modola, trainer di Jean Louis David. «Non solo vengono utilizzate molecole (solfati e biosolfati) che, pur rompendo la struttura proteica del capello ne conservano idratazione e lucentezza, ma grazie ai roller, bigodini più grandi, i riccioli acquistano maggiore elasticità. Per chi ha i capelli già mossi, ma senza forma, il nostro trattamento Frisette dona definizione, dura due mesi e si può ripetere senza problemi».
Se oggi possiamo esaudire ogni desiderio di riccitudine è anche perché esistono prodotti effetto miracolo. Jean Paul Mynè propone Oxilock Plasma, blend di acidi organici, aminoacidi e sali di zinco che ripara i fusti in profondità. Tuttavia prima di acidi e bigodini, poche regole, ma giuste: no a tinte e decolorazioni, sì invece a un bel taglio che allegerisca. Fondamentale anche la cura domestica. «Con shampoo, conditioner e mousse dal potere elasticizzante», prosegue Modola. Infine, usare il pettine a denti larghi: districa i nodi e domina l'increspatura selvaggia.